In una vita passata sono stato un fotografo sportivo, con tanto di tessera stampa, pettorine e km sulle spalle. Oggi sono solo un fotografo da salotto. Sono lontani gli anni trascorsi vivendo tra i campi di calcio di tutta Europa, a caccia dello scatto da copertina. Sono lontani gli anni dei concorsi e delle ore trascorse a scegliere gli scatti da mandare. Sono lontani gli anni in cui il sacrificio della vita privata era il prezzo che, volentieri, pagavo per qualche inutile soddisfazione. Questo era, per me, la fotografia.
Foto: Finale Campionati del Mondo – Germania 2006
Adesso, complici le molteplici primavere nelle ossa, cerco la bellezza. La cerco in un abitante del cosmo, come in un pensiero a cui devo sposare quattro accordi di sottofondo. Cerco il silenzio che solo un cielo trasparente, lontano da tutti, può regalarmi. Cerco lo stupore, i brividi lungo la schiena, una lacrima di meraviglia trattenuta a stento. Tutto questo è sognando california: una canzone, un viaggio, una nebulosa.